Una straordinaria esposizione celebra l’artigianato nel contesto teatrale. L’Archivio storico della Regione Toscana, in collaborazione con l’Archivio storico del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e la Fondazione Cerratelli, riporta in vita un importante capitolo della storia attraverso un innovativo allestimento work in progress a cura di Artex e Danae Project. Si tratta dell’esposizione del 1942 al Parterre di Firenze, in cui furono presentati modellini di piazze e palazzi trasformati in scenografie teatrali durante gli anni ’30 del Novecento. In piena guerra, la Mostra dell’Artigianato del 1942 aprì le porte a padiglioni dedicati ai mestieri artigianali del teatro, dimostrando la resilienza e la creatività dell’industria nonostante la grande difficoltà data dalle contingenze storiche. Questo evento segue la prima Fiera dell’Artigianato tenutasi nel 1932 a Firenze, segnando l’inizio di una tradizione che avrebbe presto acquisito rilevanza nazionale e internazionale.
Per la terza edizione di “La Mostra in mostra“, la Regione Toscana e il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino hanno deciso di onorare l’esposizione del 1942 riproponendo il titolo originale: “I mestieri artigiani nel teatro”. Grazie alla documentazione, alle fotografie e ai modellini custoditi negli archivi delle due istituzioni organizzatrici, è possibile ricostruire l’atmosfera dell’epoca e apprezzare l’importanza che l’artigianato ricopriva e tuttora ricopre nel mondo dello spettacolo. La mostra si concentra principalmente sui modelli provenienti dall’archivio storico del Maggio Musicale Fiorentino, mostrando le “macchine teatrali” che ricreano alcuni degli allestimenti più memorabili dei primi dieci anni di attività del Maggio a Firenze.
Ecco alcuni dei modelli che saranno esposti:
- Palazzo Pitti con il Teatro della Meridiana (esecutori del modello: Azeglio Paganelli, Mario Bandini, Fernando Braga, Bruno Mello), dove in occasione del III Maggio musicale fiorentino nel 1937, fu allestita la rappresentazione de “L’incoronazione di Poppea”, dramma per musica attribuito tradizionalmente a Claudio Monteverdi, con messa in scena di Giovanni Michelucci;
- Piazza Signoria e la Loggia dei Lanzi (esecutori Azeglio Paganelli, Mario Bandini, Bruno Mello), dove in occasione del II Maggio Musicale Fiorentino nel 1935 fu allestita la rappresentazione dell’opera Savonarola, con messa in scena André Barsacq;
- Chiostro di Santa Croce (esecutori del modello: Azeglio Paganelli, Mario Bandini, Bruno Mello): qui alla prima edizione del Maggio Musicale Fiorentino nel 1933 fu rappresentata l’opera “La rappresentazione di Santa Uliva” di Ildebrando Pizzetti, con messa in scena di Jacques Copeau;
- Palcoscenico del Teatro Comunale Vittorio Emanuele II di Firenze (esecutori del modello: Augusto Martelloni e Bracci, Renato Niccheri e Fernando Braga), il vecchio Teatro Comunale di Firenze, di cui venne realizzato non solo il boccascena ma anche l’intero retropalco, comprendendo persino il sistema di illuminazione, la cupola Fortuny e tutti i “tiri” della macchina scenica.
Per maggiori informazioni:
https://www.artex.firenze.it/aggiornamenti/mida-2024-artex-e-lartigianato-contemporaneo/
www.regione.toscana.it/archivio-della-giunta